Joel Embiid è un uomo di parola. Aveva promesso di giocare per conquistare sia l’mvp che il premio di miglior difensore dell’anno. Il giovane camerunese si sta dimostrando all’altezza. Tra alti e bassi Jo-Jo rappresenta per i suoi Sixers lo scoglio a cui aggrapparsi, leader offensivo e ultimo baluardo di difesa.
Le statistiche parlano chiaro. Ventiquattro anni, terza scelta al Draft 2014, la stella dei Sixers non è solo uno dei più temuti difensivi, ma è un astro in ascesa: quarto miglior realizzatore (27.7), sesto per rimbalzi (12.4) e stoppate (2 di media), primo per numero dei tiri liberi realizzati (93) e tentati (115).
Embiid è un vero leader e vuol essere il migliore. Sa essere aggressivo, restare concentrato e dominare. Il suo tallone d’Achille sono le palle perse (2.9 perse). Nonostante le splendide prestazioni di Embiid, i Sixers zoppicano e stentano a spiccare il volo. Coach Brown ha tirato un sospiro di sollievo dopo la prima vittoria in trasferta conquistata contro gli Indiana. Ben Simmons ha sfiorato la tripla doppia (16 punti e 10 rimbalzi), Embiid aggiunge 20 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate. Un contributo decisivo è stato dato poi da Dario Saric (18 punti e 7 rimbalzi).
Ciò nonostante i SIxers ancora non convincono e faticano a imporsi tra le migliori della classe ad Est.